Le ricette

La torta salata prosciutto e formaggio è una delle torte rustiche più semplici da preparare.

Lasciatevi ispirare dal suo ripieno stuzzicante e realizzerete un perfetto antipasto per le vostre cene o un piatto unico per quei giorni in cui non vi va di passare ore davanti ai fornelli. Ecco, quindi, la nostra ricetta della torta salata prosciutto e formaggio, con prosciutto cotto e la Caciotta di Mucca De Remigis: gustatela!

Grazie al basso numero di ingredienti necessari, la torta rustica con prosciutto e formaggio si realizza in men che non si dica e con quello che è già disponibile in casa. Una pietanza veloce, gustosa e ottima da consumare anche fredda il giorno dopo.

Preparazione:

  1. Per realizzare la torta salata prosciutto e formaggio, foderate prima di tutto una tortiera con il rotolo di pasta sfoglia e, con l’aiuto di una forchetta, bucherellate il fondo
    2 Disponete sulla base uno strato di fette di prosciutto cotto.
    3 Tagliate la Caciotta di Mucca a fette fini (secondo il vostro gusto) e usatele per creare un secondo strato abbastanza spesso.
    4 Coprite con altre fette di prosciutto cotto.
    5 Distribuitevi sopra dei fiocchetti di Burro.
    6 In una ciotola, sbattete 3 uova con il latte, salate, pepate e versate il composto nello stampo.
    7 Spolverate generosamente con il formaggio grattugiato.
    8 Terminate con altri fiocchi di burro, ripiegate i bordi della sfoglia verso l’interno, praticate delle piccole incisioni con la punta di un coltello e bagnate con l’ultimo uovo rimasto: questo renderà il colorito della sfoglia più dorato.
    9 Cuocete la torta salata prosciutto e formaggio in forno preriscaldato a 180° per circa 30 minuti. Lasciate riposare prima di servire.

Consigli:

Per una preparazione all’ultimo momento, infornate il rustico nel microonde: vi basterà azionare il forno in modalità grill a 750 W e cuocerlo per poco più di un quarto d’ora, per un risultato altrettanto fragrante e saporito. Ricordate sempre di bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta, di modo che la sfoglia non si gonfi troppo in fase di cottura.

Se domandassimo ad uno chef qual è il piatto che rappresenta l’Abruzzo, subito dopo gli arrosticini, risponderebbe “le pallotte cacio e uova”.

L’Osteria “I Somari” di Pescara, che sulla tradizione costruisce la sua fama, propone questa prelibatezza semplice, capace al primo assaggio di trasmettere tutto il gusto della tradizione contadina locale, basata su ingredienti semplici ma che danno, quale risultato finale, un sapore unico: sembra quasi impossibile che in queste “polpette” non ci sia carne ed invece è proprio così: pane raffermo, pecorino e uovo, la magia si compie.

PALLOTTE CACE E OVE 

– PANE RAFFERMO 

– RICOTTA DE REMIGIS 

– PECORINO DE REMIGIS SEMISTAGIONATO

– PECORINO DE REMIGIS STAGIONATO

– PEPE 

– UOVA 

– SALE 

“La nostra cucina, nel tempo, si è evoluta e consolidata con un menù di pesce ed una piccola scelta di carne, comunque di qualità. Siamo dei tradizionalisti con un occhio attento alle tecnologie in cucina, però tutto parte dalla materia prima: pesce fresco, pescato locale e, nei periodi di fermo pesca, comunque pesce soprattutto nazionale”.

Giorgio Tucci, tra i tanti piatti che fanno del “Ristorante della Rosa” un punto di riferimento per gli amanti del pesce di qualità, presenta la sua tagliata di tonno.

Una pietanza relativamente semplice da preparare, ma con due segreti: l’ingrediente “De Remigis” e la meravigliosa cipolla caramellata.

Ingredienti

Tonno

Stracciatella “De Remigis”

Granella di pistacchi

Germogli di pisello

Pesto al timo

Cipolla caramellata con zucchero di canna e vino Rosso Conero

La cipolla caramellata viene preparata così da Giorgio: si stufa la cipolla rossa in olio

per 40 minuti a fuoco basso. Poi si aggiungono zucchero di canna, vino Rosso Conero, aceto bianco. Il tutto va cotto  lentamente per 3 ore, fino al raggiungimento di una marmellata rossa e profumata.

Una delle tante specialità dell’’Osteria Battibecco di Montesilvano è la “cacio e pepe”, un primo piatto scelto da Sara e Marco in maniera deliberata, perché buonissimo e non facile da trovare nei ristoranti della zona. La preparazione è semplice e veloce e di seguito ci sono tutte le indicazioni, gli ingredienti e le dosi per prepararla: naturalmente, cucinato dallo chef Marco e gustato all’Osteria Battibecco si raggiunge la perfezione.

Spaghetti Quadro “Cacio e Pepe”

Ingredienti

  • Spaghetti Quadro 400 gr.
  • Pecorino De Remigis 100 gr.
  • Pepe (q.b.)

L’Osteria Battibecco di Montesilvano è rinomata per le sue pinse, una rivisitazione gustosa di quelle che venivano consumate nell’Antica Roma. In comune, le due pietanze hanno l’utilizzo di varie farine. L’Osteria Battibecco, ad esempio, ne utilizza tre: soia, mais e miscela di frumento.

Buone e fragranti, sono particolarmente digeribili perché la lievitazione è di ben 72 ore.

Sara e Marco ce ne propongono due, buonissime anche per via degli ingredienti…

Pinsa Romana Battibecco

Ingredienti

  • Farina di mais
  • Riso
  • Miscela di Frumento
  • Olio (qb)
  • Sale (qb)
  • Acqua
  • Mozzarella Fior di Latte De Remigis
  • Mortadella Bologna
  • Ricotta di Pecora De Remigis
  • Granella di Pistacchio di Bronte

Pinsa Romana Parmigiana

Ingredienti

  • Farina di mais
  • Riso
  • Miscela di Frumento
  • Olio (qb)
  • Sale (qb)
  • Acqua
  • Mozzarella Fior di Latte De Remigis
  • Pomodoro
  • Parmigiano
  • Melanzane Grigliate
  • Bocconcini di Bufala De Remigis

Cip&Ciop, la pizzeria dei fratelli gemelli Omar e Loris Falzolgher, all’incrocio tra via Oberdan e viale della Vittoria a Porto San Giorgio, usa solo prodotti De Remigis e, dunque, ognuna delle 40 pizze potrebbe essere un’ottima ricetta.

“Ve ne presento due – ci dice Loris – perché sono buone, originali. V’invitiamo a provare a prepararle, naturalmente vi invitiamo a gustarle da noi”.

ANGELICA

Angelica è il nome di una pizza bianca, ma anche il nome di una cliente della pizzeria Cip&Ciop, che ha vinto su Instagram il contest, condividendo sul profilo Instagram della pizzeria la foto della pizza che stava mangiando in quel momento.

Ingredienti

  • Mozzarella Fior di Latte De Remigis
  • Patate al Forno (qb)
  • Cipolla di Tropea (qb)
  • Semi di Papavero (qb)
  • Guanciale (qb)
  • Ciliegine di Bufala De Remigis (fuori cottura)

La caratteristica principale di questa pizza è il contrasto dato dalla freschezza delle ciliegine di bufala che si mangiano insieme al guanciale ed alle patate al forno, che invece sono croccanti.

LILLI E IL VAGABONDO

“Ci chiedevamo, su Instagram, chi dei commensali avrebbe lottato per l’ultima polpettina, come nel film a cartoni animati”: così Loris racconta la story della pizza rossa “Lilli e il Vagabondo”, che come molte di quelle create da Cip&Ciop ha un successo virtuale ancor prima di essere gustata nella realtà.

Ingredienti

  • Mozzarella di Bufala De Remigis
  • Pomodorini gialli e rossi (qb)
  • Polpettine di manzo fatte a mano (qb)
  • Pepe Rosa (una spolverata)

Il pepe rosa si amalgama bene con il manzo e conferisce alla pizza quel sapore leggermente piccante, senza però “coprire” il sapore della carne e della mozzarella, come invece accadrebbe con il pepe nero.

La Pizza Braci&Grani è un insondabile connubio “tra le due anime del nostro ristorante”, ricorda Carlo Pulcini, che insieme ai soci Luca e Walter è titolare dell’omonimo ristorante in prossimità del porto di Giulianova.

INGREDIENTI

  • Farina 00 o Multicereali
  • Olio extra vergine di oliva
  • Acqua
  • Sale
  • Lievito di Birra
  • Mozzarella di Bufala De Remigis

Si tratta, infatti, di un mix tra la preparazione sapiente di una tagliata ed il gusto inconfondibile della mozzarella di bufala. “Ci sono tanti segreti alla base della bontà di questa pizza – prosegue Carlo – per poterla inserire nel menù abbiamo sperimentato numerosi tipi di farina, ma naturalmente una delle chiavi del successo della “Braci&Grani” è la lievitazione. Bisogna far riposare l’impasto a temperatura controllata 48 ore, così da fare in modo di farla lievitare nei giusti tempi”.

Braci e Grani insieme, più che prepararla è consigliato…provarla!

Soffione di ricotta

Tradizione e innovazione: Alessandro Marotta è chef e responsabile del punto vendita “Fattoria Toccaferro” in Via Falcone e Borsellino a Pescara. I clienti del ristorante “apprezzano la nostra cucina nel suo complesso con un’attenzione particolare per la carne alla brace, che preserva il sapore della nostra carne. Curiamo particolarmente i fornitori, che sono locali perché conosciamo la qualità del loro lavoro che sa preservare la tradizione culinaria abruzzese”.

“I prodotti De Remigis sono veramente ottimi, esaltano l’eccellenza dei sapori del territorio e, proprio per questo, la ricetta che voglio proporre riguarda uno dei dolci più famosi della tradizione abruzzese, che ho imparato da mia nonna: il soffione di ricotta”.

Gli ingredienti

Per la pastasfoglia

  • 300 gr. di farina 00
  • 2 uova + 1 tuorlo
  • 4 cucchiai di zucchero
  • 4 cucchiai di olio di semi
  • 1 bustina di lievito

Per la farcitura

  • 500 gr. di ricotta De Remigis (di mucca, mista, preferibilmente di pecora)
  • 4 tuorli d’uovo
  • 4 albumi
  • 5 cucchiai di zucchero
  • la buccia grattugiata di un limone (in alternativa, liquore “Strega”)

Si lavora l’impasto, fino ad ottenerlo elastico e morbido e si fa riposare, a temperatura ambiente, avvolto in una pellicola.

Per la farcitura, si aggiungono alla ricotta (ben asciutta) i quattro tuorli, cinque cucchiai di zucchero e la buccia grattugiata di un limone intero: una volta, al posto del limone si usava un particolare tipo di liquore, lo “Strega”. Una volta mescolati questi ingredienti, si aggiungono gli albumi, precedentemente montati a neve.

Successivamente, viene stesa la sfoglia dello spessore massimo di 2, 3 millimetri e ci si fodera lo stampo, già imburrato e infarinato. Lo stampo si riempie con la farcitura e si chiude simulando dei “pizzicotti” sulla superficie: la cottura dev’essere fatta per un’ora a 180 gradi, per raggiungere la giusta doratura. Poi, basta aspettare che il dolce si asciughi, in un tempo che corrisponde a quello in cui il forno si raffredda.

(livello di difficoltà 1)

Per preparare uno dei piatti tipici più gustosi della tradizione abruzzese, avete bisogno di 200 grammi di pane raffermo: fatelo a pezzetti e lasciatelo ammorbidire con del latte in un piccolo recipiente per circa 30 minuti. Quando il pane avrà assorbito il latte, aggiungete pecorino, parmigiano e grana padano, poi mescolate il tutto. Poi, mentre state amalgamando a mano, aggiungete uova e prezzemolo nel formare le “pallotte”.

Nel frattempo, in una padella fate scaldare l’olio extravergine di oliva, rosolate uno spicchio d’aglio e aggiungete la passata di pomodoro: questo sugo va fatto cuocere per un quarto d’ora circa, poi tenuto comunque in caldo.

Le pallotte vanno fritte e, una volta dorate, passate nella pentola del sugo: dopo pochi minuti, servite in tavola.

INGREDIENTI PER 20 PALLOTTE

– 150 g pane raffermo

– 200 g pecorino stagionato

– 3 uova intere

– 1 spicchio d’aglio

– salsa di pomodoro

– cipolla

– olio per friggere

– prezzemolo q.b

– pepe q.b

– un pizzico di sale